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L'uvetta, conosciuta anche come uva passa e uva sultanina, è la gustosa forma disidratata di una particolare varietà di uva bianca senza semi e con acini piccoli. Consumata con piacere fin dall'antichità, l'uvetta è una costante della cucina del Mediterraneo, ampiamente diffusa sia nelle ricette mediorientali che in quelle europee, dolci e salate. In commercio, oggi, esistono diverse varietà di uvetta: oltre all'uva sultanina, ci sono l'uva di Corinto, l'uva di Smirne, l'uva di Malaga... Ventura sceglie gli esemplari migliori, per... conservarli accuratamente e preservarne le preziose proprietà nutritive. Povera di grassi, l'uvetta essiccata contiene carboidrati complessi, fibre e preziosi sali minerali (come Rame e Potassio). Consumata da sola, magari come snack spezzafame alternativo ai dolciumi industriali, o mixata con altri tipi di frutta secca e disidratata, l'uvetta rende gustoso e originale tanti piatti, dal muesli della colazione al dolce di fine pasto.
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in 100g di prodotto | AGR* | |
Energia | 1390kJ / 328kcal | 17% |
Grassi | 0,5g | 1% |
di cui grassi saturi | 0,2g | 1% |
di cui monoinsaturi | 0,0g | |
di cui acidi grassi polinsaturi | 0,0g | |
Carboidrati | 76g | 29% |
di cui zuccheri | 59g | 66% |
Fibre | 4,0g | |
Proteine | 3,4g | 7% |
Sale | 0,0g | 1% |
Potassio | 749mg | 37% |
Fosforo | 101mg | 14% |
Rame | 0,4mg | 40% |
* La % si riferisce agli apporti necessari per un adulto medio (8400 kJ/ 2000 kcal). La tabella nutrizionale si riferisce al frutto disidratato. |
Il metodo classico di conservazione dell'uva sultanina è l'essiccazione, ma questo frutto può essere conservato anche sotto forma di marmellate, gelatine o sotto spirito.
L'uvetta è presente in tutta la pasticceria tradizionale italiana, dal panettone alle frittelle, dalla pinza veneta, al castagnaccio ligure e toscano. L'uva passa può essere mangiata così com'è, come snack. Oppure, può essere utilizzata nella preparazione di creme, torte, marmellate, dolci, grappe, vini da tavola.
È usata anche in molte preparazioni salate, soprattutto nella cucina napoletana, spesso associata ai pinoli, o nella cucina mediorientale.
L'uva sultanina è una varietà d'uva originaria di Grecia, Turchia e Iran, nota perché, opportunamente trattata, permette di ottenere l'uva passa.
La storia dell'uva è antica e, spesso, si intreccia alla leggenda, a dimostrazione dell'importanza di un prodotto che ha segnato tutte le tappe della vita dell'uomo.
Resti fossili di uva risalenti al neolitico sono stati ritrovati nell'Italia Settentrionale e nel Centro Europa. Nell'epica di Omero alla Genesi, si parla di vino e uva.
Fenici ed Ebrei conoscevano l'uva da vino e a loro va il merito della sua diffusione in numerosi Paesi. Dagli scavi mesopotamici, sono tornati alla luce bassorilievi con motivi d'uva dell'antica Ur, 4000 anni prima di Cristo.
Oggi le superfici a vigneto sono presenti in tutti i continenti abitati e costituiscono una produzione fondamentale in moltissimi Paesi.
Negli Stati Uniti l'uva sultanina è conosciuta anche con il nome di Thompson Seedless, dal nome di William Thompson, il primo viticoltore a coltivarla in California. Attualmente Turchia, Stati Uniti, Australia, Iran e Grecia sono i maggiori produttori di questa uva.
L'uvetta, detta anche uva passa, è una particolare varietà di uva bianca senza semi e con acini piccoli che viene fatta seccare. È molto dolce, per via dell'elevata concentrazione di zuccheri, e può essere conservata per lunghi periodi. Gli acini hanno un colore verde chiaro ma, giunti a un elevato grado di maturazione, possono assumere una bella colorazione ambrata.
Esistono in commercio diverse varietà di uvetta: l'uva sultanina, piccola e dolce, dal colore biondo-dorato e senza semi, è la più diffusa. Tra le altre varietà, si annovera l'uva di Corinto, piccola, bluastra, senza semi, diffusa in Medio Oriente. Quella turca cresce nella zona di Izmir ed è tra le più rinomate. L'uva di Smirne è grossa, scura, anch'essa senza semi. L'uva di Malaga è grossa, chiara, con pochi semi. L'uva sultanina e l'uva di Malaga vengono prodotte anche in Italia.
In Italia, l'uva sultanina viene raccolta a settembre e l'essiccazione viene fatta al sole. A seconda delle condizioni atmosferiche, occorrono circa 14-16 giorni, perché il processo di essiccazione si completi.
L'umidità finale del prodotto disidratato non deve essere superiore al 18%.
IL NOME
Il nome uva sultanina è collegato alla figura del sultano. Secondo la tradizione, infatti, l'uva bianca sultanina infatti era importata dai territori dell'impero ottomano. Pare che questa denominazione sia nata il giorno in cui un sultano fu costretto a lasciare esposta al sole l'uva per sfuggire all'attacco di una tigre e la ritrovò, dopo alcuni giorni, seccata dal calore, ma ancora molto gustosa.
L'UVETTA NELLE CUCINE REGIONALI
Diverse tradizioni alimentari regionali usano l'uvetta anche nei piatti salati. In Sicilia, l'uvetta si aggiunge alla pasta coi broccoli e alla caponata di Natale, un piatto di cuori di sedano stufati con uvetta, capperi, aceto e olive. A Napoli, l'uvetta compare nella pizza con la scarola, una cicoria piuttosto amara. In Veneto, si usa per il risotto co' la ua e nelle polpettine di spinaci con pinoli e uvetta.