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Profumata, polposa, croccante, saporita... La pesca è un dolce frutto dell'estate e un alimento versatile. Prima in Persia e, poi, in Europa, l'albero della prunus persica è arrivato dalla Cina, dove, da millenni, il frutto della pesca è associato al concetto di immortalità. Gli antichi egizi abbinavano la pesca al dio Arpocrate, divinità protettrice dell'infanzia. Non è un caso che, quando si parla delle guance dei bambini, li si paragona facilmente all'inconfondibile buccia delicata di una gustosa pesca! Esistono numerose varietà di... pesche. In Italia, ne vengono coltivati diversi tipi, fra cui la pesca tabacchiera, dalla caratteristica forma schiacciata, diffusa soprattutto in Sicilia, e la pesca noce o nettarina, dall'inconfondibile buccia liscia priva di peluria. La pesca parzialmente disidratata è un originale snack spezzafame che contiene fibre alimentari vegetali e Potassio perfetto per essere consumato in qualsiasi momento della giornata.
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Vai al carrelloEsistono numerose varietà di pesca. Solitamente, il frutto dell'albero di pesco, che in primavera mostra splendide fioriture rosa, viene distinto in base alla facilità con cui la polpa, che ha colori che vanno dal bianco rosato al giallo, si stacca dal nocciolo interno.
L'albero della pesca, conosciuto genericamente come Prunus persica, è coltivato in Cina da circa 5000 anni, dove viene associato all'idea di immortalità. Giunto in Persia, si è diffuso ampiamente in tutto il bacino del Mediterraneo. In Egitto, corrispondeva al dio Arpocrate, protettore del silenzio e dell'infanzia.
L'albero del pesco è molto resistente e raggiunge anche altezze notevoli, anche 8 metri. In Italia meridionale, dove le piante vengono ampiamente coltivate, i frutti maturano a maggio e, nel caso delle specie tardive, a settembre.
Corteccia, foglie e rami del pesco contengono piccole quantità di sostanze tossiche da cui è possibile ricavare cianuri. Solitamente, le foglie vengono usate per aromatizzare liquori, caratterizzati da un tipico sapore amaro.