Madi Ventura
X

Trekking per principianti: 5 consigli per iniziare

Trekking per principianti: cominciamo!

Camminare all’aria aperta è un’attività fisica all’aperto appagante e stimolante che può essere praticata a tutte le età.
Capita che, parlando di uscite in mezzo alla Natura, termini come trekking, escursionismo e hiking vengano usati come sinonimi.
In realtà, si tratta di discipline che, se pure si svolgono perlopiù negli stessi contesti naturali, sottendono approcci e finalità diverse.
Parlane con un esperto. Intanto, noi introduciamo l’argomento!

Le differenze fra trekking, hiking, cammino ed escursionismo

Vediamo insieme qualche definizione.

Escursione: camminata di breve durata (non più di una giornata) su percorsi tracciati o meno, caratterizzata da sforzo blando o moderato, in collina o montagna, senza bivacco notturno.
In un Quaderno di Escursionismo di qualche anno fa, Umberto Marini, Presidente del Club Alpino Italiano (CAI), ha fornito questa definizione di escursionismo: “un’attività all’aria aperta intesa come un arricchimento interiore oltreché fisico determinato dal muoversi nell’ambiente naturale con tempi a misura d’uomo, grazie alla conoscenza che abbiamo e che riceviamo dall’osservazione del territorio naturale e umano che si attraversa che solo la lentezza propria del camminatore consente”. Anche con il solo passaggio, l’escursionista contribuisce al mantenimento dei sentieri che attraversa e ne alimenta la memoria storica legata all’uso.

Trekking: escursione di lunga durata (il verbo inglese to trek, infatti, può essere tradotto in italiano con l’espressione “fare un lungo viaggio”), su itinerari montani di media percorrenza segnalati da appositi segnavia (per esempio, proprio quelli del CAI). Prevede un pernottamento (in tenda o in rifugio). Anche in questo caso, la contemplazione dell’ambiente circostante è un elemento fondamentale dell’esperienza outdoor. L’allontanamento dalla dimensione urbana è preponderante e l’immersione nella Natura è decisamente più profonda rispetto a una normale escursione.

Cammino: per via della durata media, è un’esperienza assimilabile al trekking, ma prevede tratti su strada e, spesso, a bassa quota.
Fra i suoi esempi internazionali più noti, vanta il Cammino di Santiago, quello sulla via Francigena, il Cammino 100 Torri in Sardegna e la Via degli Dei, che attraversa gli Appennini, tra Bologna e Firenze. 

Hiking: attività sportiva montana di media durata (fino a mezza giornata), con sforzo fisico intenso e continuato. Agli hikers viene richiesta una particolare concentrazione e una preparazione atletica specifica.

I principali benefici di trekking & C.

Benché sforzi, intenti e risultati siano diversi, escursionismo, trekking, cammino e hiking sono attività accomunate da una serie di benefici.
A prescindere dall’intensità con cui si praticano, infatti, queste attività motorie all’aperto contribuiscono a:
– mitigare lo stress;
– entrare in contatto con la Natura;
– consumare calorie;
– incrementare la resistenza fisica;
– migliorare le prestazioni dell’apparato cardiocircolatorio;
– tonificare la muscolatura;
– stimolare mente e memoria;
divertire.

Allora, chi può dedicarsi a fare trekking o escursionismo?

Chi può fare trekking?

In particolare, il trekking è un’attività indicata per tutte le persone amanti della vita all’aria aperta e in buona salute fisica e psicomotoria.
Fare trekking in alta collina o in montagna è un’esperienza consigliata a tutti, fin dalla prima infanzia. Alloggiati in appositi zaini per il trasporto dei piccoli, i bambini possono cominciare ad accompagnare gli adulti, a partire dai 3 anni di età.
In particolare, l’esperienza del bivacco sarà un ricordo speciale per tutti!

Trekking per principianti: 5 consigli per iniziare a fare trekking

Per avvicinarsi al mondo del trekking, è molto utile consultare chi lo pratica da tempo, per conoscere trucchi e itinerari testati sul campo.
Escursionismo e trekking sono attività sempre più diffuse in Italia e vantano la progressiva apertura di circoli e associazioni dedicate.
Se sei un camminatore ed escursionista e fare trekking ti incuriosisce, contatta gli esperti più vicini a te e lasciati ispirare per pianificare il tuo primo trekking.
Per introdurre l’argomento, ecco 5 consigli per iniziare a fare trekking.

1. Come vestirsi per fare trekking: abbigliamento e calzature

Per godere di un’esperienza all’aperto serena e appagante, la scelta dell’abbigliamento da trekking è fondamentale.
Vestiti e calzature non devono essere improvvisati. In qualsiasi periodo dell’anno, scegli forniture tecniche con tessuti traspiranti, in grado di far evaporare in fretta liquidi e sudore. Non disdegnare la lana di alta qualità: è un ottimo tessuto termoregolatore.
Non dimenticare berretto o cappellino, utili anche nelle giornate più calde.
Dedica particolare attenzione a calzini (con punta e calcagni rinforzati) e scarpe da trekking. I piedi doloranti sono i peggiori nemici di un trekker!

2. Come fare uno zaino per il trekking

Lo zaino per il trekking deve essere pratico e, per quanto possibile, leggero.

In un buon zaino, non deve mancare:
– biancheria e magliette di ricambio;
– piccolo telo in microfibra;
sapone solido biodegradabile, salviette, spazzolino e dentifricio, crema solare;
kit di pronto soccorso con repellente per insetti, aloe in gel, arnica, cerotti, pinzetta per estrarre eventuali zecche, ibuprofene, antinfiammatorio;
– un paio di sacchetti di plastica di riserva;
giacca a vento antipioggia con cappuccio, facile da ripiegare, minimo ingombro;
fischietto per emergenze;
piatto, bicchiere e posate in alluminio;
torcia con batterie di riserva;
powerbank a ricarica solare, per i tuoi piccoli dispositivi elettronici (smartphone, dispositivo gps con cartografia della zona, ecc.).
All’interno dello zaino, disponi le cose in base a peso e frequenza d’uso. Perciò:
sul fondo: gli oggetti più leggeri che non maneggi spesso;
in mezzo: le cose più pesanti di uso più o meno frequente;
in alto: ciò che usi più spesso.

Sistema la borraccia all’esterno. Idem per sacco a pelo ed eventuale attrezzatura per il bivacco notturno. Se sei un amante del Nordic Walking, porta con te anche le tua amate bacchette e fissale all’esterno dello zaino.
Infine, vuoi capire se il tuo zaino è a prova di trekking?
Il giorno prima di partire, indossalo e… esci di casa!
Per comprendere se il peso è corretto ed è distribuito in maniera uniforme, percorri a piedi un tratto di strada con qualche saliscendi o fai alcune rampe di scale, in salita e in discesa.

3. Cosa mangiare durante un trekking: non dimenticare la Frutta Secca

Fare trekking comporta il dispendio di molta energia. Perciò, un’alimentazione completa ed equilibrata è fondamentale, per godere appieno di una bella esperienza all’aria aperta.
I pasti del trekker devono comprendere tutti i nutrienti: carboidrati, proteine, grassi, vitamine. Parlane con un nutrizionista!
Nel corso del trekking, è meglio:
non saltare nessun pasto principale. Quindi, colazione, pranzo e cena devono essere rispettati;
– prediligere cibi leggeri, facili da assimilare, che non appesantiscano il processo digestivo e che forniscano un buon apporto di fibre.

In generale, panini integrali imbottiti con verdure e insaccati magri o affettati di legumi sono una buona soluzione.
Accompagna i panini con frutta fresca, Frutta Secca sgusciata ed essiccata, come quella selezionata da Ventura, e cubetti di cioccolato fondente con una buona percentuale di cacao.
Tieni sempre a portata di mano le barrette Ventura a base di Frutta Secca, da sgranocchiare fra un pasto e l’altro.

E non dimenticare l’idratazione, per reintegrare i preziosi sali minerali persi durante l’attività ed evitare fastidiosi crampi.
Bevi regolarmente, anche quando non senti lo stimolo della sete, e riempi la borraccia a ogni occasione propizia.

4. Prima di partire per un trekking, controllare il meteo

Le condizioni climatiche e meteorologiche sono un elemento fondamentale del trekking, perché influiscono sulla qualità dell’esperienza.
Grazie alla tecnologia, è molto semplice informarsi su temperature e meteo prima della partenza e durante il viaggio.

A partire dal sito dell’Aeronautica Militare Italiana, esistono vari servizi online che forniscono gratis e in tempo reale informazioni di natura meteorologica.
Negli store digitali, inoltre, sono disponibili molte applicazioni gratuite sul meteo, per smartphone e tablet.

5. Come scegliere un itinerario: trekking facili, per iniziare

La pianificazione dell’itinerario di un trekking deve contemplare distanze, dislivelli, durata, grado di difficoltà, stato del tracciato e dei segnavia.
Prima della partenza, oltre alle condizioni meteo, è bene informarsi circa la presenza sul percorso di fonti d’acqua, aree di sosta e di ristoro.

Per le prime esperienze da trekker, ovviamente, è meglio scegliere tracciati semplici da percorrere, ma comunque ricchi e stimolanti dal punto di vista sensoriale.
Per esempio, puoi selezionare uno o più tratti del Sentiero Italia CAI (SICAI).
Inaugurato ufficialmente nel 1995, è composto da circa 500 tappe (identificate da un segnavia rettangolare a bande rosse e bianche) che uniscono le Alpi agli Appennini, includono anche le isole maggiori e sfruttano alcune grandi vie sentieristiche preesistenti. Oggi, è lungo circa 7000 km. ed è uno dei percorsi escursionistici più lunghi del mondo.

Fra i tanti sentieri che lo compongono, fanno parte del SICAI la Grande Traversata delle Alpi in Piemonte (circa 1000 km), l’Alta Via dei Monti Liguri in Liguria (44 tappe, oltre 400 km) e la Grande Escursione Appenninica in Toscana e in Emilia Romagna (28 tappe, 425 chilometri).
Nella mappa del SICAI, aggiornata grazie al contributo delle sezioni locali del CAI e degli escursionisti, sono indicati anche i tracciati per mountain bike, per gli amanti del cicloturismo.

Scegli il tuo itinerario, porta con te la Frutta Secca Ventura sgusciata ed essiccata e… buon trekking!

Altre fonti consultate

Sito ufficiale Club Alpino Italiano.

[Photo Credit: Toomas Tartes via Unsplash].

Exit mobile version