Martina Valmassoi in Nepal
A fine ottobre 2018, la trail runner e testimonial Ventura Martina Valmassoiè partita per un entusiasmante viaggio in Nepal, una meta che sperava di raggiungere da molto tempo.
Qui, Martina ha incontrato alcune promettenti atlete nepalesi e le ha fotografate nel corso dei loro allenamenti.
L’occasione è stata utile a Valmassoi per scoprire un Paese molto affascinante e per fare trekking fra le spettacolari creste che caratterizzano le sue altissime montagne.
Le abbiamo chiesto di raccontarci qualcosa di più di questa fantastica esperienza in Nepal.
Alla scoperta di un Paese affascinante
Grazie alle tue Instagram Stories, abbiamo viaggiato con te in Nepal. Cosa ci racconti di questo viaggio? Quali sono le cose che ti hanno colpito di più?
Dopo anni che sognavo di volare in Nepal, finalmente ce l’ho fatta! Per me, non è stato solo un “viaggio di piacere”. Tutto è iniziato come un vero viaggio di lavoro, anche se mi rendo conto che fotografare degli astri nascenti femminili del mondo del Trail Running nepalese suona quasi più come divertimento che come un lavoro!
La cosa più bella di questo viaggio è stato proprio vedere il Nepal attraverso gli occhi di queste 5 ragazze.
L’umiltà e la gentilezza delle persone sono le cose che mi hanno colpito di più di quei posti. Anche se gli abitanti del luogo non hanno molto, sono pronti a darti tanto. Questo si nota quando ci si allontana dalle zone più frequentate dai turisti, dove vivono i nepalesi “veri”.
E, poi, sono rimasta impressionata dalla forza dei portatori. È incredibile vedere ciò che sono in grado di caricare sul collo. Pesi che, al solo pensiero, fanno venire il mal di schiena.
Nepal: paesaggi fantastici e vette incredibili
Immaginiamo che, per allenarti, avrai approfittato dei meravigliosi paesaggi del Nepal. Che percorsi hai fatto? Ci sono itinerari che consigli? Un aneddoto che ci vuoi raccontare?
Il mese di ottobre è stato un momento utile per ricaricare le batterie. Quindi, diciamo che in Nepal non mi sono allenata, ma ho camminato molto.
Il primo trekking -stupendo- l’ho fatto in due giorni, sui sentieri verso il Mardhi Himal High Camp, perché eravamo impegnati a fotografare la gara Trail Annapurna 100.
Nella parte bassa del tracciato, si attraversa una fitta e mistica foresta, più simile alla giungla che ai nostri boschi. Salendo, il panorama cambia drasticamente e per una decina di chilometri si cammina in cresta circondati da molossi oltre i 6500 metri, come La Sud dell’Annapurna, l’Hiunciuli e la montagna sacra Machapuchare, chiamata anche Fishtail per la sua caratteristica punta a forma di coda di pesce.
Oltre a questo trekking, ho fatto quello dell’Annapurna Base Camp. Anche questo è stato bellissimo, perché sono arrivata ai piedi dell’Annapurna. A cospetto dei suoi 8091 metri, mi sono sentita davvero piccola.
Tra i due trekking, però, devo dire che ho preferito il primo, perché è un po’ più selvaggio. Il secondo è diventato estremamente turistico e, sul percorso, si rischia di incontrare troppa gente.
La dieta di Martina sulle creste del Nepal
L’alimentazione nepalese è sicuramente diversa dalla nostra. Come ti sei attrezzata in tal senso? Cos’hai sperimentato di nuovo da consigliarci?
Cambiare completamente alimentazione è sempre rischioso e devo dire che, anche se a me piace provare praticamente tutto e sperimentare la cucina locale di un posto, durante i trekking ho mangiato principalmente riso. I nepalesi hanno la capacità di cucinarlo in mille modi diversi, quindi diciamo che ci vuole un po’ di tempo, prima di stufarsene.
Il piatto tipico nepalese è il Dal Bhat: riso, lenticchie, verdure del posto, speziate o piccanti, e un pezzo di pane croccante. In montagna, però, scarseggiavano le proteine, a parte quelle provenienti dalle lenticchie. Così, i BBMix che avevo con me sono stati molto utili!
[Foto © Martina Valmassoi]