Madi Ventura
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Sci alpinismo: i consigli di Martina Valmassoi per prestazioni da ricordare

Cos’è lo sci alpinismo?

Lo sci alpinismo è un’attività sportiva che esprime davvero bene l’amore per la montagna di chi la pratica.
Questo sport montano dalle origini antiche, che può essere praticato sia a livello professionistico che amatoriale, previa una buona preparazione fisica, riunisce in sé la caratteristiche più apprezzate di discipline apparentemente distanti fra loro come l’alpinismo e lo sci da discesa. In realtà, la loro fusione crea un ibrido molto stimolante, in cui convivono emozionanti escursioni sulle vette e divertenti discese a valle.

Martina Valmassoi: come preparare una gara di sci alpinismo

Lo sa bene Martina Valmassoi, già membro della nazionale italiana di skialp e instancabile testimonial Ventura.
Come si organizza il training per una gara di sci alpinismo? Quanto contano il riposo e l’alimentazione, prima di una competizione di skialp?
Dopo essere tornata dal Nepal e averci raccontato come si prepara a una gara di trail running, un’altra delle sue grandi passioni, in questa nuova intervista la Valmassoi ci spiega per filo e per segno cosa è utile fare prima di una competizione di sci alpinismo.

Le tipologie di gara

Martina, hai una lunga esperienza in questo sport. Perciò, dicci: come ci si prepara ad una gara di sci alpinismo?
Prima di tutto, bisogna vedere di che tipologia di gara si tratta.
Se è una gara in pista, bisogna allenarsi principalmente lì. Occorre focalizzarsi sul ritmo, cercando di imitare il più possibile la pendenza che si dovrà affrontare in gara.
Invece, se la gara è fuori pista, bisogna allenarsi sui fattori più tecnici, come le conversioni su traccia (per passare da una direzione all’altra), la tecnica di discesa e la cura dei cambi di assetto.

Il segreto è la programmazione

Mentalità, fisico e alimentazione: quali sono le cose importanti da osservare quando si prepara una competizione di questo tipo?
La programmazione è fondamentale. Di solito, prima di una gara importante, tendo a programmare cicli di tre settimane.
Dedico due settimane al carico di volume, ossia alle ore di allenamento e alla qualità (con ripetute e cambi di ritmo). Una settimana, quella antecedente alla competizione, la riservo al riposo.
Durante tutto questo periodo, è fondamentale curare l’alimentazione. Io non seguo diete particolari, però mi piace mangiare e ci tengo a farlo in maniera sana e varia. L’unico consiglio che mi sento di dare è quello di aumentare leggermente la quantità di carboidrati nei due/tre giorni che precedono la gara.
Il più delle volte, l’aspetto mentale conta tanto quanto la fase di allenamento… se non di più! Io non soffro di agitazione, ed è un bene. Ma, talvolta, è facile farsi sopraffare. Cercare di arrivare preparati, decisi e consapevoli di poter fare una grande prestazione può alleviare il livello di stress. L’importante è non avere delle aspettative troppo distanti dalla realtà.

Due gare da non dimenticare

Qual è la gara più difficile che hai dovuto affrontare e quella che ti ha dato più soddisfazione?
Penso proprio che potrei parlare delle ultime due gare alle quali ho partecipato.
La prima, che si è svolta in Francia dal 13 al 16 marzo, è la Pierra Menta. In pratica, è il Tour de France dello sci alpinismo: 4 tappe, 10000 metri di dislivello positivo totali, 100 km. di percorso. Quest’anno, dopo la seconda tappa , viste le condizioni meteorologiche avverse, ho iniziato ad avere seri problemi ai piedi: vesciche! Ho stretto i denti, perché è una gara a coppie. Ogni giorno, sapevo che avrei sofferto, non solo per la difficoltà della tappa, ma anche per il dolore ai piedi. Ho tenuto duro e ho lottato fino alla fine: abbiamo chiuso con un secondo posto!
Parlando della gara più dura ma piena di soddisfazioni, giusto la settimana dopo, ho vinto il Sellaronda 2019, sulle Dolomiti, facendo anche il record, 3h 32’37”! Ero in coppia con una leggenda vivente dello sci alpinismo che è anche un’amica, Laetitia Roux. Solo il fatto di partire con lei, mi ha dato una carica pazzesca. Nonostante i piedi ancora doloranti, ho accettato l’avventura e insieme a Laetitia ho spinto all’inverosimile per tutti i 42 km. Tutto in pista, niente pause, nessun momento per prendere fiato e… ce l’abbiamo fatta!

Nell’immagine principale: Martina e le altre vincitrici del Sellaronda 2019. Alle sue spalle, Laetitia Roux © immagini: Martina Valmassoi.

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