Riciclo creativo ed economia circolare: lunga vita alle scarpe
Molti dei rifiuti derivanti dalle normali azioni che si compiono nel corso della vita quotidiana sono riciclabili.
Dopo essere stato regolarmente conferito negli appositi contenitori e sottoposto a opportuni trattamenti, infatti, il rifiuto domestico ha la possibilità di vivere una seconda vita.
Secondo i principi dell’economia circolare (Produci – Usa – Ricicla), in una nuova forma, un rifiuto può tornare utile a intere comunità, non solo ai singoli.
Carta, vetro e alluminio sono facili da separare in casa e conferire nei giusti contenitori. I rifiuti organici possono diventare utilissimo compost. A proposito, hai mai pensato di fare una compostiera domestica dove conferire anche i pack della linea Scorta Verde Ventura, 100% biodegradabili e compostabili?
Perfino le più malandate scarpe da ginnastica, composte perlopiù da gomma e plastica e, perciò, un po’ difficili da smaltire, possono tornare utili. Per esempio, la loro suola di gomma può essere trasformata in pavimentazione antifortunio: hai presente il rivestimento tipico delle aree giochi per bambini?
Come si riciclano le scarpe da ginnastica?
Dal 2009, nel nostro Paese, esiste esosport®, il primo e unico progetto di riciclo di scarpe sportive in Italia e in Europa.
Sneakers, scarpe da running e perfino infradito possono entrare nel ciclo di recupero. Il requisito fondamentale è rappresentato dalla presenza nella calzatura di una suola in gomma.
Aderire alle iniziative di esosport® è facile. Innanzitutto, verifica sul sito ufficiale che il tuo Comune rientri nella lista di città che hanno già deciso di prendere parte a questa forma di riciclo.
Il progetto di economia circolare esosport® prevede 3 fasi principali e tu puoi essere tra i protagonisti del primo step. Coinvolgi i bambini di casa in questa attività e introducili con la pratica al concetto di economia non lineare!
1. Conferimento delle scarpe usate negli appositi punti di raccolta, all’interno delle speciali esosport® bag, i sacchetti dedicati alla raccolta delle scarpe a fine vita. I punti di raccolta sono luoghi aperti al pubblico (per esempio, negozi affiliati), oppure, scuole, palestre, federazioni e circoli sportivi;
2. all’interno di appositi stabilimenti, le suole di gomma vengono triturate e ridotte in granuli;
3. i granuli vengono compattati, fino a formare gli elementi di cui sono composti i pavimenti antinfortunio per aree scoperte destinate ai bambini e alle attività ludiche e sportive all’aria aperta, come le aree di fitness urbano sempre più diffuse nelle città italiane.
Il materiale per rivestimenti così ottenuto viene donato da esosport® ai Comuni che hanno stipulato un’apposita convenzione.
E, quando non c’è niente da fare, dove si buttano le scarpe rotte?
Non hai a portata di mano un punto di raccolta esosport®, oppure le calzature di cui intendi disfarti non possiedono i requisiti richiesti? Fermo lì! Non buttare le scarpe vecchie o rotte tra i rifiuti indifferenziati.
Se si tratta di scarpe che non vuoi più indossare, ma che possono essere ancora usate, sanificale e consegnale a enti o comunità con fini sociali che si occupano di distribuire abiti e beni di prima necessità alle persone con difficoltà economiche.
Altrimenti, conferisci le scarpe che non indossi più nelle apposite isole ecologiche presenti nel tuo Comune. Gli addetti all’impianto sapranno occuparsene al meglio.
Vuoi fare di più? Recupera anche palline da tennis e ruote di bicicletta!
Nell’ambito di esosport®, è possibile portare presso gli appositi punti di raccolta anche altri rifiuti “speciali”, altrimenti difficili da smaltire.
Si tratta delle palline da tennis, di cui viene recuperata l’anima interna in gomma, e delle camere d’aria delle ruote di bicicletta.
Questi oggetti in gomma subiscono lo stesso trattamento delle suole delle scarpe e anche loro vengono trasformati in morbido e utile materiale antinfortunio.
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[Photo Credit: yasvanth kumar via Pexels].