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Remote working: come lavorare da casa in modo davvero smart
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Remote working: come lavorare da casa in modo davvero smart

Lavorare da casa: pro e contro

Il lavoro da casa, svolto da remoto con l’ausilio di strumenti digitali come computer e smartphone, caratterizza le abitudini di molti lavoratori impiegati soprattutto nel settore terziario. 
Lavorare fuori ufficio è una condizione double face, in cui gli aspetti positivi e negativi si bilanciano reciprocamente.
Orari più flessibili, informalità sul luogo di lavoro e azzeramento del tragitto casa-lavoro sono sicuramente tra le motivazioni a favore dei lavori da casa.
Ma non bisogna dimenticare che il remote working ha anche degli svantaggi.

Valutiamo insieme pro e contro del lavoro da remoto, ti va?


Gli svantaggi del lavoro da remoto 

Smart working: nella colonna dei cattivi, in ordine sparso, possiamo mettere:
– non uscire tutto il giorno, con conseguente isolamento sociale e insufficiente esposizione alla luce naturale, indispensabile per la normale produzione di vitamina D;
lavorare senza orari precisi, con il rischio di restare davanti allo schermo fino a pochi minuti prima di andare a dormire;
alimentazione disordinata;
scarsa attività fisica;
– a dispetto delle innumerevoli videochiamate, trascuratezza nel vestiario e nell’aspetto generale;
sovrapposizione delle attività lavorative ai normali impegni domestici, come fare la spesa o dedicarsi alle pulizie.

Smart working. Sul serio!

Ciascuno dei punti a sfavore del fatto di lavorare da remoto può essere contrastato e mitigato con un approccio mentale positivo e creativo al lavoro fuori ufficio.
Bastano pochi accorgimenti per rendere il lavoro da casa davvero smart.
Proviamo a elencarne qualcuno!

1. Smart Working: pianificare, per evitare il rischio burnout

Per sederti alla scrivania, elimina il pigiama e adotta un abbigliamento comodo ma ordinato.
Pianifica i pasti principali: devi consumarli a orari regolari e devono essere vari e nutrizionalmente bilanciati.
Imposta una routine e rispettala. Lavorare senza interruzioni fisiche e mentali pianificate è un’attività a serio rischio burnout.
Per evitare un sovraccarico di mansioni e informazioni, fai un planning: imposta degli orari (risveglio, pulizie, pasti, pause, fine giornata lavorativa) e rispettali. Hai già provato ad anticipare il risveglio e a godere dei benefici di questa abitudine?

2. Lavorare da casa: no multitasking e fraziona la giornata

La pressione continua e ininterrotta obbliga il cervello a registrare troppe informazioni contemporaneamente.
Non è possibile concentrarsi o comunicare efficacemente, se ci sono troppe cose da seguire!

Non cedere all’illusione del multitasking.
Secondo uno studio dell’American Psychological Association, chi fa più cose contemporaneamente abbassa la produttività del 40%, perché, passare rapidamente da un compito all’altro, permette di fare più o meno tutto, ma con alti margini d’errore.

Allora, fraziona la giornata in blocchi di lavoro e, poi, sezionali ulteriormente.
Per esempio, ogni 45-60 minuti, interrompi il lavoro e dedica 15 minuti ad altro: caricare una lavatrice, fare una sessione di yoga, preparare uno spuntino salutare che contribuisca a risvegliare il metabolismo e dare una scossa all’intestino pigro.
Non sottovalutare le proprietà della Frutta Secca: è in grado di spezzare la fame e di fornire all’organismo gli elementi nutrizionali di cui ha bisogno. 

3. Una vita lavorativa ben organizzata: il metodo KonMari applicato all’home office

Lavorare online da casa può essere più semplice e gradevole, se il remote worker crea uno spazio adeguato che, pur facendo parte degli ambienti domestici, è destinato solo al suo home office.

Per esempio, nel libro Lavorare con gioia grazie alla magia del riordino (Vallardi, 2020), la super esperta di decluttering Marie Kondo fornisce una serie di consigli per rendere più ordinata e funzionale la postazione di lavoro, anche quando si tratta di lavorare da casa.
Con la collaborazione di Scott Sonenshein, psicologo di organizzazione del lavoro ed esperto di management, la giapponese Kondo spiega come applicare il famoso metodo KonMari all’ambito lavorativo, partendo dalla scrivania per arrivare al desktop del computer.
Grazie a una riorganizzazione di dati digitali, tempo, problem solving e rapporti personali, Marie e Scott ritengono che una vita lavorativa ben organizzata possa essere una vera fonte di gioia.

4. Eliminare le cose superflue, per aumentare produttività e felicità quando si lavora da remoto

Come accade per il riordino domestico, l’approccio Kondo all’ordine della postazione di lavoro prevede l’eliminazione di tutto ciò che è superfluo e diluisce inutilmente l’impegno lavorativo.
Nei pressi della scrivania, Marie consiglia di conservare solo gli oggetti e gli strumenti, programmi e app compresi, che suscitano gioia, cioè che si rivelano davvero utili a semplificare il lavoro.
In questo caso, il motto di Marie Kondo è: “Riordinare il luogo in cui si lavora aumenta produttività e felicità.

Organizzazione ed efficienza sono concetti complementari: “Se vogliamo che tutto funzioni al meglio, non è sufficiente rimettere ordine nello spazio fisico in cui lavoriamo. La vera gioia nella vita lavorativa arriva solo quando ogni aspetto (e-mail, dati digitali, compiti vari, riunioni) è in ordine”.

5. Creare un ambiente di lavoro che facilita la concentrazione

Il disordine fisico e mentale produce costi, materiali e immateriali.
Oltre a uno spreco di risorse e forniture, il disordine causa scarsa produttività, pessimismo, mancanza di motivazione, minor soddisfazione e perfino problemi di salute.

Consultare compulsivamente la casella di posta elettronica per essere certi di non aver perso alcuna notifica o essere circondati da troppi oggetti, spesso inutili alla realizzazione del lavoro, aumenta il livello di cortisolo nel sangue. L’ormone legato allo stress favorisce l’insorgere di depressione, insonnia, cardiopatie, ipertensione e diabete.
In sostanza, creare un ambiente che faciliti la concentrazione ha ripercussioni positive sia sul rendimento lavorativo che sulla salute fisica.

Smart Working: come lavorare da casa, in poco spazio

Se la casa non è abbastanza grande da destinare una singola stanza all’ufficio… fuori ufficio, scegli un angolo preciso dell’abitazione dove collocare un tavolo, una scrivania o un piano ribaltabile che, durante le ore di lavoro, possa accogliere laptop e cancelleria essenziale.
Se possibile, abbina al piano di lavoro una sedia ergonomica.
Per evitare sgradevoli dolori al collo e alle spalle, fai sempre in modo che lo schermo si trovi al livello degli occhi e intervalla le sessioni di lavoro con momenti dedicati a micro esercizi per la schiena e la postura.

Scrivania in ordine e minimal

Ricorda sempre: la scrivania è uno spazio di lavoro, non di archiviazione.
Perciò, evita di poggiare sulla scrivania qualsiasi cosa non sia strettamente necessaria all’attività che stai svolgendo al momento. Una scrivania pulita, ordinata e minimal aiuta a concentrarsi sul lavoro. Al più, colloca sul piano non più di un paio di oggetti extra che ti stimolano, non ti distraggono e ti danno vera gioia: una certa foto incorniciata, la tua mug preferita…

Lavoro da remoto: creare una separazione fisica e psicologica tra lavoro e casa

Per quanto una certa superficie sia destinata alla tua attività lavorativa, crea una separazione fisica e psicologica tra l’area in cui svolgi il tuo lavoro e la vita domestica.
Quando hai terminato la giornata, fai in modo di non vedere gli oggetti legati alla tua attività, computer compreso.

Accanto al tuo piano di lavoro, non c’è sufficiente spazio per una cassettiera dove riporre le tue cose? Scegli una scatola, oppure lo sportello o il cassetto di un mobile già esistente nella stanza, dove sistemare ordinatamente tutti gli strumenti di lavoro.
Se necessario, per archiviare ogni cosa, usa ulteriori scatole di varie dimensioni destinate a categorie di oggetti specifici (penne, documentazione cartacea, cavi e cuffie, ecc.).

A fine giornata, fai sparire le tracce dello smart working!

Se la tua scrivania è anche un mobile di casa, come il tavolo della zona living, quando finisci di lavorare, fai sparire le tracce della giornata e sistema sul piano una piantina o un oggetto, in accordo con l’arredamento generale.

Con un gesto così semplice ma assertivo, chiudi i conti con gli impegni e le pressioni della giornata e ti riappropri completamente della funzione principale della stanza.

Le piante antismog che ripuliscono l’home office

A proposito di piante da interni, decora il tuo home office con le cosiddette piante antismog, sia verdi che fiorite.
Oltre a contrastare le polveri sottili provenienti dall’esterno, dovute perlopiù all’inquinamento atmosferico, queste piante, che richiedono poca assistenza, assorbono anche gli elementi tossici volatili presenti all’interno del tuo spazio lavorativo, come la formaldeide riscontrabile nel materiale di alcuni arredi e rivestimenti, in diversi detergenti per la casa e cosmetici.

Per esempio:
– il filodendro è in grado di neutralizzare composti di metalli, formaldeide e solventi organici;
– la dracena ripulisce naturalmente l’aria da composti come benzolo, benzene e xilene;
– l’azalea combatte i gas chimici e purifica l’area indoor;
– la sansevieria assorbe la formaldeide e rilascia nell’ambiente ossigeno pulito.

Aria pulita e correttamente umida, contro batteri e virus

Tieni sempre pulito lo spazio in cui lavori, arieggia la stanza più volte al giorno e umidifica l’aria con un umidificatore ad alimentazione elettrica. 
Il vapore emesso dalla macchina rende correttamente umida l’aria secca tipica degli ambienti chiusi, evitando secchezza delle mucose e della pelle e la proliferazione di piccoli organismi come acari, batteri e virus.
Alcuni modelli recenti di umidificatori possono anche aromatizzare l’ambiente, sfruttando gli ultrasuoni. Nebulizzano l’acqua con olii essenziali, come eucalipto e menta, e li diffondono, profumando gradevolmente l’ambiente e arricchendo l’aria di proprietà benefiche.

[Photo Credit: pexels.com].

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